Federica Veratelli Editoriale Full Text Clarissa Ricci Breve storia dell'Ufficio Vendite de la Biennale di Venezia 1895-1972. Origini, funzionamento e declino L'Ufficio Vendite della Biennale di Venezia ha rappresentato per molti anni in Italia un'importante...
Disïata parola, imagine divina. Parma per Dante 2019-2021 Dossier 6 (2021)
Premessa
ARCHIVIO RIVISTA
Mercato. Operatori, strumenti e luoghi nell’Italia del Novecento
Artisti della realtà. Indagini sulla rappresentazione politica
Vol. VII, n. 1 (2016)
Marco Scotti - Anna Zinelli Editoriale Full Text Giulia Cocconi Episodi di realismo a Parma: Bartolomeo Schedoni e il fascino del Caravaggio Pittore di corte nella Parma di Ranuccio I Farnese dal 1607, Bartolomeo Schedoni sperimenta nelle prove pittoriche della...
Le mostre. Storie e significati delle pratiche espositive
Vol. VI, n. 1 (2015)
Editoriale Full Text Maria Pia Pagani Dall'exhibit alla performance: tracce di sinergie creative dannunziane Le mostre d'arte occupano una parte considerevole degli Scritti giornalistici di Gabriele d'Annunzio che, soprattutto quando lavorò come cronista modano a...
ARCHIVIO DOSSIER
Gli archivi del corpo
Dossier 5 (2019)
Gli archivi del corpo Gaia Clotilde Chernetich Introduzione Full Text I. Gli archivi del corpo fra danza, letteratura e drammaturgia (XVIII e XIX secolo) Paolo Russo Dall'opera al ballo e ritorno: Cesare in Egitto nell'Italia napoleonica Lo studio esamina le dinamiche...
Esposizioni – Atti del convegno internazionale (Parma, 27-28 gennaio 2017)
Dossier 4 (2018)
Esposizioni Atti del convegno internazionale Parma, 27-28 gennaio 2017 A cura di Francesca Castellani Francesca Gallo Vanja Strukelj Francesca Zanella Stefania Zuliani
Per un museo del non realizzato. Pratiche digitali per la raccolta, valorizzazione e conservazione del progetto d’arte contemporanea
Dossier 3 (2014)
About MoRE Francesca Zanella Presentazione Full Text Elisabetta Modena MoRE Museum. Ceci n’est pas un musée L'articolo si propone di affrontare la natura di MoRE in relazione alla sua definizione come museo e alle modalità con cui esso si inscrive nell’attuale...
Nicola Catelli, Luca Di Sabatino, Paolo Rinoldi
La miscellanea Disïata parola, imagine divina. Parma per Dante 2019-2021 raccoglie e mette a disposizione di un più ampio pubblico alcuni degli interventi presentati nei primi due cicli di conferenze della rassegna Parma per Dante, organizzata dal Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese culturali dell’Università di Parma, con il patrocinio del Comune di Parma, in occasione delle celebrazioni per il settimo centenario della morte di Dante Alighieri. Le conferenze, dedicate alla fortuna della Commedia nelle arti visive e performative (Dante e le arti, primo ciclo della rassegna) e alle intersezioni tra l’opera dantesca e la cultura parmense (Dante e Parma, secondo ciclo), si sono svolte dal novembre 2019 al maggio 2021.
La cronologia degli incontri, ideata in previsione dell’anniversario dantesco, si è purtroppo sovrapposta al tempo luttuoso della pandemia, di cui la serie di conferenze porta i segni: alcuni appuntamenti previsti originariamente nel programma non hanno potuto aver luogo, altri sono stati invece riformulati per garantire la fruibilità ‘a distanza’ – mentre l’emergenza sanitaria ci rendeva, se non esperti, almeno più consapevoli ‘de li vizi umani e del valore’. Figli di tempi difficili e di una genesi complessa e cupa, gli incontri danteschi hanno però prodotto, almeno così ci pare, un risultato armonioso: i saggi qui selezionati riescono a coniugare una varietà di metodi e argomenti che rispecchia gli interessi di ricerca del nostro Dipartimento (da cui proviene la maggioranza degli autori) a una significativa coerenza tematica. Entrambe le sezioni in cui si articola il volume, corrispondenti alle due annate di incontri, mettono infatti al centro – fin dal titolo, in cui si intrecciano la parola disïata di Purg. XXXIII, v. 83, e l’imagine divina di Par. XX, v. 139 – la prospettiva dialogica della compresenza di parola e immagine: il celebre visibile parlare della cornice dei purganti superbi e l’arte della poesia così unite nella Commedia dei sensi.
La prima sezione, Dante e le arti, include tre saggi in cui il linguaggio figurativo e performativo del teatro, del cinema e della televisione dialogano con la Commedia: Federico Bellini (Dante/Pasolini: lo naturale è sempre sanza errore) rilegge il rapporto fra Dante e Pasolini come presupposto e fonte di ispirazione per l’opera Una commedia divina: Dante/Pasolini, portata in scena nel 2019 da Antonio Latella; Jennifer Malvezzi (Visioni dell’Aldilà, al di là della visione. Suggestioni dantesche in Inauguration of the Pleasure Dome e nel Fellini-Satyricon) riflette sulle trasposizioni filmiche dell’Inferno dantesco e sulla condizione stessa della spettacolarità cinematografica come possibile inferno terreno; Giulia Govi (A good old text always is a blank for new things. L’Inferno televisivo di Peter Greenaway e Tom Phillips) analizza infine la miniserie sperimentale diretta di Peter Greenaway e Tom Phillips incentrata sui primi otto canti dell’Inferno.
La seconda sezione, Dante e Parma, comprende interventi dedicati ad approfondire alcuni momenti di rilievo in cui la Commedia e la sua fortuna hanno intrecciato la storia e la cultura di Parma. Punto d’avvio è naturalmente la figura del ciabattino Asdente, confinata da Dante fra indovini e fattucchiere infernali e studiata nel saggio di Paolo Rinoldi (Un parmigiano all’Inferno: Asdente); due episodi di intertestualità dantesca sono invece considerati nel contributo di Francesco Gallina (Ispirazioni dantesche: la Commedia nei poemi di Jacopo Sanvitale e Francesco Scaramuzza), in cui vengono esaminati due poemetti di autori parmensi del XIX secolo alla luce, anche, delle pratiche dell’occultismo che ebbero un ruolo non secondario nella lunga fortuna del mito dantesco; lo stesso Scaramuzza, questa volta nella veste di illustratore, è al centro dell’intervento di Nicola Catelli (Per Scaramuzza illustratore di Dante: una nota su Gerione), che propone una lettura di una tavola dedicata dal pittore parmense alla figura del mostruoso Gerione; infine, Giuseppe Martini (Dante e Verdi) si sofferma sul rapporto di ammirazione e in parte di rispecchiamento che legò Verdi a Dante, e che permette di entrare, attraverso una prospettiva inusuale, nelle ‘scelte poetiche’ dell’opera verdiana.
Anche nel momento in cui scriviamo questa nota introduttiva la pandemia è ben lontana dall’essersi esaurita: nel licenziare il volume esprimiamo così l’auspicio che esso possa rappresentare per il lettore, come è stato per noi, segno di una comunità che ritrova nel dialogo tra individui e nelle passioni comuni il collante e il lievito di nuove speranze e futuri lavori.
ARCHIVIO
Per un museo del non realizzato. Pratiche digitali per la raccolta, valorizzazione e conservazione del progetto d’arte contemporanea Dossier 3 (2014)
Presentazione
Francesca Zanella Che significato ha, e quali strumenti richiede, creare un museo/archivio come luogo d’indagine storico-critica, un museo che individua come campo d’indagine un tema specifico come quello del “non realizzato” nelle pratiche artistiche contemporanee?...
Gli archivi del corpo – Dossier 5 (2019)
Introduzione
Gaia Clotilde Chernetich Il dossier Gli archivi del corpo si iscrive in un percorso di ricerca e di scambio accademico articolato e ampio che, a partire dagli studi sulla danza, rintraccia i collegamenti che quest’ultima intesse con i temi dei memory studies e con le...
The lockdown of the projects – Atti del convegno internazionale, 16, 23 e 30 settembre 2021 Dossier 7 (2022)
INTRODUZIONE
Elisabetta Modena, Valentina Rossi e Marco Scotti Gli atti pubblicati in questo numero contengono i contributi proposti o maturati nell'ambito del convegno The lockdown of the projects a cura di Elisabetta Modena, Valentina Rossi, Marco Scotti e Anna Zinelli, e...
CATALOGHI: STORIE SOLUZIONI E PROSPETTIVE VOL. XI, N. 1 (2022)
Editoriale
di Alberto Salarelli Il nuovo numero di Ricerche di S/Confine che queste poche righe hanno lo scopo di introdurre, tratta di un tema quanto mai attuale non solo negli ambiti di studio più frequentemente percorsi dalla nostra rivista ma, in generale, per tutto quanto...
Il viaggio – vol. IV, n. 1 (2013)
EDITORIALE
«...La chair est triste, hélas! et j’ai lu tous les livres. Fuir! là-bas fuir!». (S. Mallarmé, Brise marine) Il quarto numero della rivista “Ricerche di S/Confine” è dedicato al tema del Viaggio; viaggio allegorico naturalmente, da intendersi nel senso etimologico...
Agire il paesaggio. Teatri, pensieri, politiche del ‘luogo’ – Dossier 1 (2013)
INTRODUZIONE
Franco Acquaviva - Roberta Gandolfi Questo dossier è figlio di un appuntamento che il Teatro delle Selve ha promosso e organizzato con cadenza annuale, nel 2010, 2011 e 2012, sotto l'ala di un festival sui generis come Teatri Andanti, sulle sponde del lago d’Orta, in...
DENTRO/FUORI – vol. III, 1 (2012)
EDITORIALE
di Luigi Allegri Siamo al terzo numero della rivista. E il punto di partenza, lo sguardo con cui osservare la cultura e il mondo ci porta ancora a parlare di spazi. Spazi fisici, architettonici, geografici, ma anche spazi mentali e simbolici, spazi dell'istituzione e...
I MURI – vol. II, n. 1 (2011)
EDITORIALE
Muri come Elemento architettonico (superfici, supporti, strutture) Confine reale e metaforico (culture, ideologie, simboli, geografie) Dispositivo di controllo, di separazione, di razionalizzazione Iconografie, racconti, rappresentazioni Queste le parole chiave...
LE IMMAGINI DEL POTERE – vol. I, n. 1 (2010)
Editoriale
di Luigi Allegri Un'altra rivista? Sì, un'altra rivista. Non perché manchino gli spazi per la pubblicazione dei propri lavori, ma proprio perché tanti e forse troppi ce ne sono. Spazi che a noi sembrano spesso non adeguati, per varie ragioni. Perché luoghi di...
Cataloghi: storie soluzioni e prospettive
vol. XI, n. 1 (2022)
Questo numero vuole offrire una riflessione critica sulla storia e il ruolo della catalogazione come strumento di organizzazione del sapere e di tutela dei beni culturali, anche attraverso un’analisi dell’evoluzione dell’inventario da ‘lista delle cose’ a strumento digitale di valorizzazione e comunicazione di una collezione, riflettendo inoltre sull’importanza del catalogo come forma di ricognizione individuale e/o di rappresentazione collettiva.