Sarà un piccolo evento quello di martedì 29 giugno alle 11 presso l’Aula Mulas del Dipartimento dei Beni culturali e dello spettacolo dell’Università di Parma in piazzale della Pace 7/A, nel Palazzo della Pilotta. Non tanto per l’oggetto della manifestazione, che è la presentazione della nuova rivista on line del Dipartimento, quanto per il significato più generale che vi si può intravedere. Perché l’Università è sotto assedio, almeno quella pubblica. Si restringono le risorse, fin quasi all’asfissia. Si restringono gli spazi di agibilità per la ricerca, ma anche per la trasmissione dei saperi alle nuove generazioni. E se da un lato, sul piano politico-istituzionale, si moltiplicano i modi e i luoghi di una mobilitazione che intende salvarne il ruolo imprescindibile, dall’altro lato l’Università non può, e non vuole, esimersi dal proprio impegno quotidiano nella ricerca.
Se mancano i soldi per le riviste scientifiche, allora le si può trasferire sui nuovi supporti tecnologici. Se le Università sembrano aver sbarrato le porte ai giovani, allora li si può coinvolgere in imprese editoriali gratuite e di facile accesso sia per chi le produce che per chi le consulta. Se diventano sempre più rari i momenti e i luoghi di confronto culturale reale, allora si possono creare dei luoghi d’incontro virtuali, in cui discutere, dibattere e confrontarsi.
Sono questi presupposti che stanno alla base della creazione della nuova rivista, che si chiama Ricerche di S/Confine proprio perché vuole appunto essere un luogo aperto, di interscambi culturali, di smarginamenti, di collaborazioni interdisciplinari. Il primo numero, già visibile all’indirizzo www.ricerchedisconfine.info, è dedicato al tema del potere, con undici saggi che spaziano dall’arte contemporanea a quella medievale, dal cinema al teatro, dall’architettura contemporanea all’uso dei libri come immagini di potenza. Saggi scientifici rigorosi, ma contemporaneamente proposte di riflessione sui meccanismi e le immagini del potere di ieri e di oggi. Perché anche questo è sempre stato il ruolo dell’Università.