Nessun risultato
La pagina richiesta non è stata trovata. Affina la tua ricerca, o utilizza la barra di navigazione qui sopra per trovare il post.
La pagina richiesta non è stata trovata. Affina la tua ricerca, o utilizza la barra di navigazione qui sopra per trovare il post.
La pagina richiesta non è stata trovata. Affina la tua ricerca, o utilizza la barra di navigazione qui sopra per trovare il post.
Vittorio Gallese è membro del team che negli anni novanta ha scoperto i neuroni specchio ed è uno dei neuroscienziati che ha maggiormente sviluppato e approfondito lo studio delle relazioni tra la ricerca neuroscientifica, la filosofia e le arti: proprio queste relazioni sono oggetto dell’intervista che ha concesso alla nostra rivista.
Il saggio prende in esame una linea di ricerca fondata sul rapporto con il doppio all’interno del lavoro di Cattelan, che fin dagli esordi incentra parte delle sue opere anche sul tema dell’identità e della moltiplicazione dell’io. Il tema verrà indagato attraverso un’indagine cronologica, partendo quindi dal primo autoritratto fotografico del 1989, Lessico famigliare, si analizzerà il percorso fino all’opera We del 2010.
Il saggio analizza l’installazione dell’artista Sophie Calle Prenez soin de vous del 2007 confrontandola con la sua produzione artistica precedente ed evidenziandone il contributo in relazione al tema dell’identità. L’opera si delinea come un frammento chiave per comprendere e ricostruire, quasi come in un autoritratto, una parte significativa della sua ricerca tra “riflessi e sdoppiamenti”.
Nel presente articolo si è delineata una possibile mappatura della declinazione del soggetto dei gemelli individuato e approfondito soprattutto dagli studi psicoanalitici a partire dall’analisi di alcuni testi creativi. Si è tentato quindi un gioco di riscontri tra alcune opere letterarie e diversi lavori afferenti alla sfera delle arti visive, sia pittura che scultura, sia fotografia che cinema.
Le rappresentazioni distopiche del Potere in 1984 e V per vendetta mettono in scena teleschermi e telecamere che agiscono come specchi solo in entrata: non restituiscono l’immagine riflessa ma la trattengono sottraendola allo sguardo, quindi al controllo, del soggetto ripreso. Non è possibile riscattarsi rompendo lo specchio, ma solo sfruttandone le potenzialità.
The Black Swan di Aronofsky è uno dei film più controversi ed emblematici degli ultimi anni, portavoce di una lunga scia di film che si prestano idealmente all’analisi psicanalitica. Nel tentativo di dare una degna interpretazione dell’opera, legata alla tematica del doppio e dello specchio, sono stati utilizzati due padri fondatori della filosofia della mente: Sigmund Freud e Otto Rank.
Partendo da La glace à trois faces di Jean Epstein, si indaga l’originale funzione che l’autore francese riconobbe alla macchina da presa: non specchio del reale, bensì testimone tendenzioso. Ecco anticipate alcune questioni essenziali della modernità: l’identità basata su un gioco complesso di relazioni interindividuali, e l’incertezza della realtà, che non vuole né può offrirsi a un’interpretazione definitiva.
Gabriele d’Annunzio ha collocato nella Prioria del Vittoriale due foto di Eleonora Duse realizzate mentre era in tournée, creando uno straordinario gioco di specchi in cui, tra riflessi e sdoppiamenti, si ricollega idealmente al romanzo Il Fuoco. Questo contributo offre una riflessione sulla presenza dusiana al Vittoriale, considerando le tracce fotografiche e il loro valore poetico-simbolico.
Fra i ritratti femminili eseguiti da Ingres, ve ne sono alcuni caratterizzati dalla presenza di uno specchio. Questi ci riportano indirettamente anche a quell’ideale di bellezza incorrotta che animò la ricerca artistica dell’autore, in un gioco di rimandi, essi ci appaiono come celebrazioni di una “pittura assoluta”. In tal senso, l’analisi di questo elemento può condurci attraverso un percorso emblematico.
Nel testo si analizza il tema dello specchio, il doppio, la superficie riflettente come, anche grazie alle evidenti implicazioni neoplatoniche, metafore e immagini correnti nella speculazione e nella letteratura medievali, a diversi livelli. Da anni la poesia trobadorica è stata indagata attraverso il mito di Narciso, in questo saggio ci si propone di indagare due testi meno sfruttati in questa direzione; Lai de l’ombre, Renart et Ysengrin dans le puits.
L’articolo ripercorre gli studi pionieristici e tuttora attuali di René Zazzo, psicologo evolutivista francese, sull’utilizzo dello specchio e di altre superfici riflettenti per la conoscenza di sé e mostra come a partire da tali studi siano possibili interventi finalizzati a sollecitare nei bambini una “riflessione” o meditazione ragionata su di sé e sulle diverse identità possibili.
Questo numero vuole offrire una riflessione critica sulla storia e il ruolo della catalogazione come strumento di organizzazione del sapere e di tutela dei beni culturali, anche attraverso un’analisi dell’evoluzione dell’inventario da ‘lista delle cose’ a strumento digitale di valorizzazione e comunicazione di una collezione, riflettendo inoltre sull’importanza del catalogo come forma di ricognizione individuale e/o di rappresentazione collettiva.
Atti del convegno internazionale 16, 23 e 30 settembre 2021 Introduzione Full Text Il progetto artistico non realizzato The unrealised art project Elisabetta Modena Post-enactment. Realising the unrealised work of art The essay suggests the concept of “post-enactment”...
Premessa Full Text Sezione I - Dante e le arti Federico Bellini Dante/Pasolini: lo naturale è sempre sanza errore Il saggio è incentrato sull'influenza che Dante ha esercitato nell'opera di Pasolini (soprattutto in opere come La Mortaccia, La divina Mimesis), non con...
Alberto Salarelli Editoriale Full Text Matteo Paoletti Theatre on a Line di Cuocolo/Bosetti. Il teatro al telefono al tempo della pandemia: una conversazione con Renato Cuocolo L'articolo si concentra sulla scelta di alcuni teatri italiani di riprendere Theatre on a...
Gli archivi del corpo Gaia Clotilde Chernetich Introduzione Full Text I. Gli archivi del corpo fra danza, letteratura e drammaturgia (XVIII e XIX secolo) Paolo Russo Dall'opera al ballo e ritorno: Cesare in Egitto nell'Italia napoleonica Lo studio esamina le dinamiche...
Cristina Casero - Sara Martin - Federica Veratelli Editoriale Full Text Federico Longari Solazzi Il cinegiornale come mezzo di propaganda: Varo e viaggio inaugurale del Conte di Savoia della compagnia Italia di Navigazione (1930) L'articolo propone un confronto tra un...
Esposizioni Atti del convegno internazionale Parma, 27-28 gennaio 2017 A cura di Francesca Castellani Francesca Gallo Vanja Strukelj Francesca Zanella Stefania Zuliani
Federica Veratelli Editoriale Full Text Clarissa Ricci Breve storia dell'Ufficio Vendite de la Biennale di Venezia 1895-1972. Origini, funzionamento e declino L'Ufficio Vendite della Biennale di Venezia ha rappresentato per molti anni in Italia un'importante...
Marco Scotti - Anna Zinelli Editoriale Full Text Giulia Cocconi Episodi di realismo a Parma: Bartolomeo Schedoni e il fascino del Caravaggio Pittore di corte nella Parma di Ranuccio I Farnese dal 1607, Bartolomeo Schedoni sperimenta nelle prove pittoriche della...
Editoriale Full Text Maria Pia Pagani Dall'exhibit alla performance: tracce di sinergie creative dannunziane Le mostre d'arte occupano una parte considerevole degli Scritti giornalistici di Gabriele d'Annunzio che, soprattutto quando lavorò come cronista modano a...