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Prima di essere una raccolta di articoli alla quale ricorriamo per svolgere eventuali ricerche, il catalogo è un insieme di comportamenti che ci permettono di fronteggiare il fluire caotico e imprevedibile della realtà e che rivelano quale sia il ruolo dell’organizzazione nelle nostre vite.
Il presente contributo intende approfondire, intrecciando i campi dell’arte e della letteratura del nuovo millennio, la tematica dell’inventario e del catalogo, puntando l’attenzione in particolare sul loro utilizzo ricorrente come strumentazione teorica e come pratica espressiva personalizzante.
Prodotto del sistema a partita doppia e strumento commerciale di un pittore e della sua bottega, il libro dei conti è in grado di catalogare informazioni sulle opere e i loro committenti, sul loro valore, sui tempi di lavorazione e sui materiali impiegati, offrendo, a volte, gustosi aneddoti sulla vita dell’artista. Scopo del contributo è quello di ripercorrere brevemente la storia critica del libro dei conti da lista pratica a fonte per gli storici dell’arte attraverso alcuni casi di studio, con particolare attenzione per la fortuna editoriale di alcuni di essi.
Redatto dopo la morte di Filippo Alfonso Gonzaga (1700-1728), ultimo conte di Novellara, l’inventario del 1729 rappresenta lo strumento legale utilizzato per valutare l’entità del patrimonio lasciato. Una fotografia, dunque, degli ambienti della Rocca, nei quali a partire dal Cinquecento la dinastia custodì la sua collezione. Dall’analisi di questo dettagliato documento, l’articolo si propone di dimostrare come sia possibile definire il display della raccolta avvalendosi di una fonte che può essere identificata come l’antenata dei moderni procedimenti di catalogazione.
I concorsi dell’Accademia dei Virtuosi al Pantheon scandiscono la vita della stessa istituzione a partire dal 1837. La documentazione presente in archivio e le opere lasciate dai concorrenti rappresentano, nonostante le lacune e la qualità discontinua, un nucleo significativo e sostanzialmente inedito del patrimonio accademico. Recentemente l’accademia ha inventariato e catalogato il patrimonio documentale e grafico della sezione di architettura: questo studio, seguendo e provando a implementare i criteri metodologici già utilizzati, si focalizza sulla parte documentale dell’area scultura.
I 171 vasi da farmacia dell’Ospedale San Paolo di Savona (1666) esposti al Museo della Ceramica di Savona rappresentano il nucleo d’avvio per l’aggiornamento e la digitalizzazione del catalogo delle collezioni attualmente in atto. A queste operazioni sarà affiancato un percorso partecipativo che potrà arricchire le schede catalografiche di ulteriori sentieri di approfondimento.
L’esposizione di libri antichi, cimeli e rarità bibliografiche, estrapolati dai fondi di appartenenza e aggregati in base a specifiche tematiche, connotano l’attività bibliotecaria volta alla valorizzazione e alla divulgazione del proprio patrimonio. Il contributo propone l’inedita campionatura di questa produzione dalle differenziate tipologie catalografiche, limitandosi, per la vastità dell’argomento, all’area napoletana – Biblioteca Nazionale, Biblioteca Universitaria – tra gli anni Ottanta e Novanta del Novecento, con alcuni riferimenti ad altre realtà italiane.
A partire dall’inevitabilità di una definizione esaustiva per i libri d’artista, il contributo prendere in rassegna alcuni tentativi di catalogazione di questa tipologia editoriale, con riferimento a parametri e strumenti universalmente condivisi, come lo standard ISBD, e propone come caso studio Edcat, il database on line, dedicato all’editoria d’artista e d’arte, selezionato per ragioni strumentali, di funzionamento e finalità. La pluralità di servizi che Edcat fornisce permette di ripensare il concetto di catalogazione del libro d’artista.
Inventario è una coppia di libri d’artista di Chiara Pergola che opera una singolare intersezione tra la dimensione istituzionale dell’archivio e la pratica artistica, rivelando un contenuto in-progress e uno sguardo nuovo e diverso che regala nuova vita agli oggetti, che si riscoprono colme di inedite suggestioni.
Il contributo illustra il progetto di pubblicazione su Wikidata dei dati bibliografici relativi allo spoglio dei contributi apparsi sulla rivista Ricerche di S/Confine. Vengono discussi le ragioni e gli obiettivi del progetto nel contesto applicativo dei Linked Open Data in ambito bibliografico e in particolare per l’editoria di ambito accademico.
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