Arte medievale in mostra. Modelli e progetti espositivi in Italia (1871-2022)
Dossier 8 (2023)
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Cataloghi: storie soluzioni e prospettive
vol. XI, n. 1 (2022)

Questo numero vuole offrire una riflessione critica sulla storia e il ruolo della catalogazione come strumento di organizzazione del sapere e di tutela dei beni culturali, anche attraverso un’analisi dell’evoluzione dell’inventario da ‘lista delle cose’ a strumento digitale di valorizzazione e comunicazione di una collezione, riflettendo inoltre sull’importanza del catalogo come forma di ricognizione individuale e/o di rappresentazione collettiva.

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Il documentario d’arte in Italia
Vol. IX, n. 1 (2018)

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Arte medievale in mostra. Modelli e progetti espositivi in Italia (1871-2022)
Dossier 8 (2023)

Questo Dossier intende esaminare come il fenomeno delle mostre e dei relativi allestimenti temporanei e permanenti abbia contribuito a plasmare una particolare percezione dei modelli di immagine comunemente intesi come “medievali”, approfondendo sia questioni di carattere generale e trasversale, sia specifici casi di studio relativi a episodi espositivi e museali che hanno segnato l’epoca contemporanea dalla fine del XIX secolo sino a oggi.

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di Alessandra Acocella e Giorgio Milanesi

Il Dossier raccoglie i risultati del convegno Arte medievale in mostra. Modelli e progetti espositivi in Italia svoltosi presso l’APE Museo di Parma il 16 maggio 2023 e promosso dall’Unità Arte Musica e Spettacolo del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dell’Università di Parma.

La giornata di studi e questo volume che ne raccoglie i risultati sono stati realizzati nell’ambito del progetto Medieval Art on display: exhibition designs in Italy from the second post-war period to today (2022-2023)[1], coordinato da chi scrive con l’intento di analizzare e approfondire sia questioni di carattere generale e trasversale sul tema delle mostre d’arte medievale (come eventi di carattere celebrativo, ricognizioni territoriali, problemi iconografici e iconologici), sia specifici casi di studio relativi a episodi espositivi e museali che hanno segnato l’epoca contemporanea tra Otto e Novecento sino a oggi. La finalità è stata quella di verificare, nel complesso, come il fenomeno delle esposizioni e dei relativi allestimenti temporanei e permanenti realizzati dalla fine del XIX secolo a oggi abbia contribuito a plasmare una particolare percezione dei modelli di immagine comunemente intesi come “medievali”.

Inserendosi in un filone di studi inaugurato in Italia dal convegno e relativo volume Medioevo/Medioevi. Un secolo di esposizioni d’arte medievale (2008), il presente volume intende aggiungere un ulteriore tassello di approfondimento non solo sul piano storico-critico, ma anche operativo e propositivo, con possibili e auspicate ricadute sulla riflessione odierna legata all’ordinamento e alla progettazione di allestimenti temporanei o permanenti di musei già in essere. Obiettivo primario è stato quindi quello di indagare non soltanto da un punto di vista storico-critico le opere esposte in tali occasioni espositive, ma soprattutto di analizzare le modalità sperimentate per disporre gli oggetti nello spazio e presentarli al pubblico. Quanto e come queste modalità hanno influito sulla percezione e sulla comprensione dei manufatti in mostra, appartenenti a un’epoca che non prevedeva quadri da cavalletto e oggetti decontestualizzati dall’architettura di riferimento?

Quindi, a monte, sebbene sottotraccia, resta il problema della natura stessa delle opere di epoca medievale, un’epoca che, come ha ben dimostrato Hans Belting, semplicemente non concepiva il “prodotto artistico” come lo si è inteso dall’epoca moderna ad oggi.  Quali, dunque, possono essere oggi le strategie espositive per incrementare tale consapevolezza, migliorare la fruizione dei pezzi e proporre nuovi strumenti critici e progettuali al fine di contestualizzare al meglio gli artefatti esposti?

Si è avvertita così l’esigenza di proporre un confronto aperto e interdisciplinare su questi temi tra storici dell’arte medievale, storici dell’arte e dell’architettura contemporanea, progettisti e direttori museali.

Ai primordi del fenomeno delle esposizioni sull’Età di Mezzo è dedicato il rigoroso intervento di Chiara Maggioni, focalizzando l’attenzione in particolare su quanto è accaduto a Milano a cavaliere del 1900 e aprendo la strada a nuove ricerche volte a comprendere quanto il fenomeno della riscoperta del medioevo latu sensu abbia inciso sulle coeve esposizioni di arte universale nella neonata Italia. Con respiro ampio e puntuale al contempo, Alessio Monciatti analizza le modalità di scelta dei pezzi e le dinamiche espositive che hanno caratterizzato gli ultimi eventi dedicati a due “icone” del Basso medioevo italiano, quali Dante e Giotto. Arturo Carlo Quintavalle, dalla ben nota duplice posizione di storico dell’arte medievale e storico dell’arte contemporanea, traccia una linea delle esposizioni di arte medievale da lui curate a Parma a partire dalla fine degli anni Settanta del secolo scorso marcandone le peculiarità in rapporto alle maggiori e più impattanti esperienze espositive che hanno caratterizzato la seconda metà del XX secolo. Di taglio più critico l’intervento di uno degli scriventi, volto a stimolare la riflessione su un aspetto limitato all’ultimo quarto di secolo in Italia legato non tanto a questioni di mera “storia dell’arte medievale” e alla relativa dinamica espositiva, quanto all’idea stessa di medioevo che si è voluto “esporre”.

Ilaria Cattabriga rilegge in maniera puntuale e approfondita l’intervento di riqualificazione delle Sale dei Primitivi agli Uffizi realizzato tra il 1953-1956 da Ignazio Gardella, Giovanni Michelucci e Carlo Scarpa, fornendo nuove chiavi di lettura e interpretazione su un episodio determinante nella storia della museografia italiana del secondo dopoguerra. Veronica Locatelli rivolge la sua attenzione a una vicenda espositiva non ancora indagata dalla letteratura storiografica, ossia la mostra milanese I Longobardi e la Lombardia (1978), esaminando le ragioni del grande successo di pubblico di questo evento teso alla riattivazione della memoria del passato longobardo, nonché le sue conseguenze nel contesto museale e identitario tra gli anni Settanta e Ottanta.

Come responsabile delle esposizioni di due mostre di arte medievale che hanno caratterizzato l’area canossana a cavallo del 2000, l’architetto Mauro Severi enuclea efficacemente le sfide progettuali che ha dovuto affrontare in primo luogo in termini di conoscenza dei materiali esposti e in rapporto ai contesti specifici di attuazione. Nell’intervista a Raffaele Cipolletta dello studio Mario Bellini Architects viene approfondito, attraverso le parole del suo stesso ideatore, l’allestimento della rilevante mostra Giotto, l’Italia (2015-2016) al Palazzo Reale di Milano, esaminando le varie e inedite soluzioni tecnologiche, formali e materiche progettate per rispondere alle diverse esigenze conservative e per presentare al pubblico alcuni tra i principali capolavori del maestro toscano. Monica Preti analizza, infine, il recente e articolato caso dell’esposizione Medioevo a Pistoia. Crocevia di artisti fra Romanico e Gotico organizzata da Fondazione Pistoia Musei nel 2022, soffermandosi sull’idea del ‘dispositivo mostra’ come progetto culturale complessivo e integrato a varie scale di intervento, e sullo stretto, diretto rapporto tra questo evento temporaneo e una programmazione museale a più ampio raggio.

I convegni, diciamo una cosa ovvia, sono sempre momenti di condivisione di idee, esperienze, progetti, visioni. Ma sono anche momenti di convivialità e occasioni di conoscenza di colleghe e colleghi lontani o di altre discipline. Il convegno di Parma del 16 maggio 2023 è stato questo ma è anche stato un momento di reale dolore per la scomparsa, pochi giorni prima, di Alessio Monciatti, il quale ha dimostrato il suo amore per la storia dell’arte e la sua inappuntabile professionalità lavorando al testo del convegno fino all’ultimo giorno.

Alla sua memoria dedichiamo queste pagine.

[1] L’intero progetto ha beneficiato dei fondi dell’Università di Parma attraverso l’azione Bando di Ateneo 2021 per la ricerca cofinanziata dal MUR-Ministero dell’Università e della Ricerca – D.M. 737/2021 – PNR – PNRR – NextGenerationEU. Sempre nell’ambito del progetto Medieval Art on display, oltre ai contributi presentati all’interno del presente Dossier, si segnala inoltre: Acocella 2024.

 

Riferimenti bibliografici

Acocella, A 2024, ‘Mario Bellini e il progetto di allestimento della mostra Il Tesoro di San Marco presentato da Olivetti (1984-1987)’, Opus Incertum, 10, numero monografico Mostre: arte, design, tecnica 1951-1992. La multiscalarità del progetto di allestimento, a cura di O. Lanzarini, D. Turrini, 2024.

Belting H 1990, Bild und Kult. Eine Geschichte des Bildes vor des Zeitalter der Kunst, C.H. Beck’sche Verlagsbuchhandlung, München.

Castelnuovo E & Monciatti A (eds.) 2008, Medioevo/Medioevi. Un secolo di esposizioni d’arte medievale, Edizioni della Normale, Pisa.

Diebold, WJ 2015, Balancing Medieval History, Culture, and Art in Exhibitions at the Turn of the Second Millennium, in Musealisierung mittelalterlicher Kunst Anlässe, Ansätze, Ansprüche, eds. W. Brückle, PA, Alain Mariaux, D. Mondini, Deutscher Kunstverlag, Berlin-München, pp. 269-281.

Haskell F 2000, The Ephemeral Museum. Old Master Paintings and the Rise of Art Exhibitions, Yale University Press, New Haven.

Monciatti, A & Piccinini, G, 2004, ‘Medioevo in mostra. Note per la storia delle esposizioni d’arte medievale’, in Arti e storia nel medioevo. IV. Il medioevo al passato e al presente, eds. Castelnuovo, E & Sergi, G, Einaudi, Torino, pp. 811-845.

Monciatti A 2010, Alle origini dell’arte nostra. La Mostra giottesca del 1937 a Firenze, Il Saggiatore, Milano.

Nadal i Farreras J 2022, L’exposició de París (1937). L’art medieval català a París durant la Guerra Civil espanyola, Generalitat de Catalunya, Departament de Justícía, Barcelona.

Polano S 1988, Mostrare. L’allestimento in Italia dagli anni Venti agli anni Ottanta / Exhibition design in Itay from the Twenties to the Eighties, Lybra Immagine, Milano.

Watney, S 2003, ‘Accessibility, Display and Disorientation: The Exhibition of Medieval Art Today’, Journal of the British Archaeological Association, 156, 1, pp. 171-177.

Wellington Gahtan, M, Pegazzano D (eds.) 2018, Monographic Exhibitions and the History of Art, Routledge, London-New York.

 

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