Questo numero vuole offrire una riflessione critica sulla storia e il ruolo della catalogazione come strumento di organizzazione del sapere e di tutela dei beni culturali, anche attraverso un’analisi dell’evoluzione dell’inventario da ‘lista delle cose’ a strumento digitale di valorizzazione e comunicazione di una collezione, riflettendo inoltre sull’importanza del catalogo come forma di ricognizione individuale e/o di rappresentazione collettiva.
Arte medievale in mostra. Modelli e progetti espositivi in Italia (1871-2022)
Dossier 8 (2023)
Introduzione
ARCHIVIO RIVISTA
Cataloghi: storie soluzioni e prospettive
Yes, we are open. Visioni, esperienze e strategie di fruizione dei beni culturali in epoca di pandemia
Vol. X, n. 1 (2020)
Alberto Salarelli Editoriale Full Text Matteo Paoletti Theatre on a Line di Cuocolo/Bosetti. Il teatro al telefono al tempo della pandemia: una conversazione con Renato Cuocolo L'articolo si concentra sulla scelta di alcuni teatri italiani di riprendere Theatre on a...
Il documentario d’arte in Italia
Vol. IX, n. 1 (2018)
Cristina Casero - Sara Martin - Federica Veratelli Editoriale Full Text Federico Longari Solazzi Il cinegiornale come mezzo di propaganda: Varo e viaggio inaugurale del Conte di Savoia della compagnia Italia di Navigazione (1930) L'articolo propone un confronto tra un...
ARCHIVIO DOSSIER
Arte medievale in mostra. Modelli e progetti espositivi in Italia (1871-2022)
Dossier 8 (2023)
Questo Dossier intende esaminare come il fenomeno delle mostre e dei relativi allestimenti temporanei e permanenti abbia contribuito a plasmare una particolare percezione dei modelli di immagine comunemente intesi come “medievali”, approfondendo sia questioni di carattere generale e trasversale, sia specifici casi di studio relativi a episodi espositivi e museali che hanno segnato l’epoca contemporanea dalla fine del XIX secolo sino a oggi.
The lockdown of the projects – Atti del convegno internazionale, 16, 23 e 30 settembre 2021
Dossier 7 (2022)
Atti del convegno internazionale 16, 23 e 30 settembre 2021 Introduzione Full Text Il progetto artistico non realizzato The unrealised art project Elisabetta Modena Post-enactment. Realising the unrealised work of art The essay suggests the concept of “post-enactment”...
Disïata parola, imagine divina. Parma per Dante 2019-2021
Dossier 6 (2021)
Premessa Full Text Sezione I - Dante e le arti Federico Bellini Dante/Pasolini: lo naturale è sempre sanza errore Il saggio è incentrato sull'influenza che Dante ha esercitato nell'opera di Pasolini (soprattutto in opere come La Mortaccia, La divina Mimesis), non con...
di Alessandra Acocella e Giorgio Milanesi
Il Dossier raccoglie i risultati del convegno Arte medievale in mostra. Modelli e progetti espositivi in Italia svoltosi presso l’APE Museo di Parma il 16 maggio 2023 e promosso dall’Unità Arte Musica e Spettacolo del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dell’Università di Parma.
La giornata di studi e questo volume che ne raccoglie i risultati sono stati realizzati nell’ambito del progetto Medieval Art on display: exhibition designs in Italy from the second post-war period to today (2022-2023)[1], coordinato da chi scrive con l’intento di analizzare e approfondire sia questioni di carattere generale e trasversale sul tema delle mostre d’arte medievale (come eventi di carattere celebrativo, ricognizioni territoriali, problemi iconografici e iconologici), sia specifici casi di studio relativi a episodi espositivi e museali che hanno segnato l’epoca contemporanea tra Otto e Novecento sino a oggi. La finalità è stata quella di verificare, nel complesso, come il fenomeno delle esposizioni e dei relativi allestimenti temporanei e permanenti realizzati dalla fine del XIX secolo a oggi abbia contribuito a plasmare una particolare percezione dei modelli di immagine comunemente intesi come “medievali”.
Inserendosi in un filone di studi inaugurato in Italia dal convegno e relativo volume Medioevo/Medioevi. Un secolo di esposizioni d’arte medievale (2008), il presente volume intende aggiungere un ulteriore tassello di approfondimento non solo sul piano storico-critico, ma anche operativo e propositivo, con possibili e auspicate ricadute sulla riflessione odierna legata all’ordinamento e alla progettazione di allestimenti temporanei o permanenti di musei già in essere. Obiettivo primario è stato quindi quello di indagare non soltanto da un punto di vista storico-critico le opere esposte in tali occasioni espositive, ma soprattutto di analizzare le modalità sperimentate per disporre gli oggetti nello spazio e presentarli al pubblico. Quanto e come queste modalità hanno influito sulla percezione e sulla comprensione dei manufatti in mostra, appartenenti a un’epoca che non prevedeva quadri da cavalletto e oggetti decontestualizzati dall’architettura di riferimento?
Quindi, a monte, sebbene sottotraccia, resta il problema della natura stessa delle opere di epoca medievale, un’epoca che, come ha ben dimostrato Hans Belting, semplicemente non concepiva il “prodotto artistico” come lo si è inteso dall’epoca moderna ad oggi. Quali, dunque, possono essere oggi le strategie espositive per incrementare tale consapevolezza, migliorare la fruizione dei pezzi e proporre nuovi strumenti critici e progettuali al fine di contestualizzare al meglio gli artefatti esposti?
Si è avvertita così l’esigenza di proporre un confronto aperto e interdisciplinare su questi temi tra storici dell’arte medievale, storici dell’arte e dell’architettura contemporanea, progettisti e direttori museali.
Ai primordi del fenomeno delle esposizioni sull’Età di Mezzo è dedicato il rigoroso intervento di Chiara Maggioni, focalizzando l’attenzione in particolare su quanto è accaduto a Milano a cavaliere del 1900 e aprendo la strada a nuove ricerche volte a comprendere quanto il fenomeno della riscoperta del medioevo latu sensu abbia inciso sulle coeve esposizioni di arte universale nella neonata Italia. Con respiro ampio e puntuale al contempo, Alessio Monciatti analizza le modalità di scelta dei pezzi e le dinamiche espositive che hanno caratterizzato gli ultimi eventi dedicati a due “icone” del Basso medioevo italiano, quali Dante e Giotto. Arturo Carlo Quintavalle, dalla ben nota duplice posizione di storico dell’arte medievale e storico dell’arte contemporanea, traccia una linea delle esposizioni di arte medievale da lui curate a Parma a partire dalla fine degli anni Settanta del secolo scorso marcandone le peculiarità in rapporto alle maggiori e più impattanti esperienze espositive che hanno caratterizzato la seconda metà del XX secolo. Di taglio più critico l’intervento di uno degli scriventi, volto a stimolare la riflessione su un aspetto limitato all’ultimo quarto di secolo in Italia legato non tanto a questioni di mera “storia dell’arte medievale” e alla relativa dinamica espositiva, quanto all’idea stessa di medioevo che si è voluto “esporre”.
Ilaria Cattabriga rilegge in maniera puntuale e approfondita l’intervento di riqualificazione delle Sale dei Primitivi agli Uffizi realizzato tra il 1953-1956 da Ignazio Gardella, Giovanni Michelucci e Carlo Scarpa, fornendo nuove chiavi di lettura e interpretazione su un episodio determinante nella storia della museografia italiana del secondo dopoguerra. Veronica Locatelli rivolge la sua attenzione a una vicenda espositiva non ancora indagata dalla letteratura storiografica, ossia la mostra milanese I Longobardi e la Lombardia (1978), esaminando le ragioni del grande successo di pubblico di questo evento teso alla riattivazione della memoria del passato longobardo, nonché le sue conseguenze nel contesto museale e identitario tra gli anni Settanta e Ottanta.
Come responsabile delle esposizioni di due mostre di arte medievale che hanno caratterizzato l’area canossana a cavallo del 2000, l’architetto Mauro Severi enuclea efficacemente le sfide progettuali che ha dovuto affrontare in primo luogo in termini di conoscenza dei materiali esposti e in rapporto ai contesti specifici di attuazione. Nell’intervista a Raffaele Cipolletta dello studio Mario Bellini Architects viene approfondito, attraverso le parole del suo stesso ideatore, l’allestimento della rilevante mostra Giotto, l’Italia (2015-2016) al Palazzo Reale di Milano, esaminando le varie e inedite soluzioni tecnologiche, formali e materiche progettate per rispondere alle diverse esigenze conservative e per presentare al pubblico alcuni tra i principali capolavori del maestro toscano. Monica Preti analizza, infine, il recente e articolato caso dell’esposizione Medioevo a Pistoia. Crocevia di artisti fra Romanico e Gotico organizzata da Fondazione Pistoia Musei nel 2022, soffermandosi sull’idea del ‘dispositivo mostra’ come progetto culturale complessivo e integrato a varie scale di intervento, e sullo stretto, diretto rapporto tra questo evento temporaneo e una programmazione museale a più ampio raggio.
I convegni, diciamo una cosa ovvia, sono sempre momenti di condivisione di idee, esperienze, progetti, visioni. Ma sono anche momenti di convivialità e occasioni di conoscenza di colleghe e colleghi lontani o di altre discipline. Il convegno di Parma del 16 maggio 2023 è stato questo ma è anche stato un momento di reale dolore per la scomparsa, pochi giorni prima, di Alessio Monciatti, il quale ha dimostrato il suo amore per la storia dell’arte e la sua inappuntabile professionalità lavorando al testo del convegno fino all’ultimo giorno.
Alla sua memoria dedichiamo queste pagine.
[1] L’intero progetto ha beneficiato dei fondi dell’Università di Parma attraverso l’azione Bando di Ateneo 2021 per la ricerca cofinanziata dal MUR-Ministero dell’Università e della Ricerca – D.M. 737/2021 – PNR – PNRR – NextGenerationEU. Sempre nell’ambito del progetto Medieval Art on display, oltre ai contributi presentati all’interno del presente Dossier, si segnala inoltre: Acocella 2024.
Riferimenti bibliografici
Acocella, A 2024, ‘Mario Bellini e il progetto di allestimento della mostra Il Tesoro di San Marco presentato da Olivetti (1984-1987)’, Opus Incertum, 10, numero monografico Mostre: arte, design, tecnica 1951-1992. La multiscalarità del progetto di allestimento, a cura di O. Lanzarini, D. Turrini, 2024.
Belting H 1990, Bild und Kult. Eine Geschichte des Bildes vor des Zeitalter der Kunst, C.H. Beck’sche Verlagsbuchhandlung, München.
Castelnuovo E & Monciatti A (eds.) 2008, Medioevo/Medioevi. Un secolo di esposizioni d’arte medievale, Edizioni della Normale, Pisa.
Diebold, WJ 2015, Balancing Medieval History, Culture, and Art in Exhibitions at the Turn of the Second Millennium, in Musealisierung mittelalterlicher Kunst Anlässe, Ansätze, Ansprüche, eds. W. Brückle, PA, Alain Mariaux, D. Mondini, Deutscher Kunstverlag, Berlin-München, pp. 269-281.
Haskell F 2000, The Ephemeral Museum. Old Master Paintings and the Rise of Art Exhibitions, Yale University Press, New Haven.
Monciatti, A & Piccinini, G, 2004, ‘Medioevo in mostra. Note per la storia delle esposizioni d’arte medievale’, in Arti e storia nel medioevo. IV. Il medioevo al passato e al presente, eds. Castelnuovo, E & Sergi, G, Einaudi, Torino, pp. 811-845.
Monciatti A 2010, Alle origini dell’arte nostra. La Mostra giottesca del 1937 a Firenze, Il Saggiatore, Milano.
Nadal i Farreras J 2022, L’exposició de París (1937). L’art medieval català a París durant la Guerra Civil espanyola, Generalitat de Catalunya, Departament de Justícía, Barcelona.
Polano S 1988, Mostrare. L’allestimento in Italia dagli anni Venti agli anni Ottanta / Exhibition design in Itay from the Twenties to the Eighties, Lybra Immagine, Milano.
Watney, S 2003, ‘Accessibility, Display and Disorientation: The Exhibition of Medieval Art Today’, Journal of the British Archaeological Association, 156, 1, pp. 171-177.
Wellington Gahtan, M, Pegazzano D (eds.) 2018, Monographic Exhibitions and the History of Art, Routledge, London-New York.
ARCHIVIO
CALL FOR PAPERS – ARCHIVI DELLA FESTA E DELLO SPETTACOLO
Il prossimo numero della rivista è dedicato a contributi che illustrino l’apporto degli archivi alle ricerche sulla festa teatrale e musicale e, in particolare, a esperienze significative nella capacità di tracciare percorsi di gestione, studio e divulgazione dei...
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Arte medievale in mostra. Modelli e progetti espositivi in Italia (1871-2022)
Dossier 8 (2023)
Questo Dossier intende esaminare come il fenomeno delle mostre e dei relativi allestimenti temporanei e permanenti abbia contribuito a plasmare una particolare percezione dei modelli di immagine comunemente intesi come “medievali”, approfondendo sia questioni di carattere generale e trasversale, sia specifici casi di studio relativi a episodi espositivi e museali che hanno segnato l’epoca contemporanea dalla fine del XIX secolo sino a oggi.
MERCATO. OPERATORI, STRUMENTI E LUOGHI NELL’ITALIA DEL NOVECENTO VOL. VIII, N. 1 (2017)
Editoriale
di Federica Veratelli Da tempo, la rivista Ricerche di S/Confine ambisce a divenire strumento di raccordo tra le diverse anime dell'Unità di Arte, Musica e Spettacolo del DUSIC (Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali)...
YES, WE ARE OPEN. VISIONI, ESPERIENZE E STRATEGIE DI FRUIZIONE DEI BENI CULTURALI IN EPOCA DI PANDEMIA – VOL. X, N. 1 (2020)
Editoriale
Alberto Salarelli In questo numero di Ricerche di S/Confine abbiamo raccolto alcune esperienze nate a seguito della chiusura forzata delle strutture imposta per legge allo scopo di contrastare la pandemia da Covid-19, una pandemia che persiste anche ora, mentre scrivo...
Il documentario d’arte in Italia – Vol. IX, n. 1 (2018)
Editoriale
Cristina Casero - Sara Martin - Federica Veratelli Oggetto di indagine di questo ultimo numero della rivista Ricerche di S/Confine è il documentario d'arte, di cui si intende indagarne la storia e l'evoluzione in Italia, dagli esordi fino agli esiti più recenti, e...
Artisti della realtà. Indagini sulla rappresentazione politica – Vol. VII, n. 1 (2016)
EDITORIALE
Marco Scotti - Anna Zinelli L’ultimo numero di Ricerche di S/Confine, Artisti della realtà. Indagini sulla rappresentazione politica intende proporre una riflessione sul rapporto tra arte e realismi nelle sue differenti declinazioni e in particolare considerandone le...
Le mostre. Storie e significati delle pratiche espositive – vol. VI, 1 (2015)
EDITORIALE
Nell’ultimo decennio si è fatto via via sempre più vivo l’interesse per le mostre, intese come strumento di attività critica e storiografica, fino ad arrivare al riconoscimento del momento espositivo come elemento essenziale per una corretta ricognizione del panorama...
Agire il paesaggio. Teatri, pensieri, politiche del ‘luogo’ Dossier 1 (2013)
Introduzione
Franco Acquaviva - Roberta Gandolfi Questo dossier è figlio di un appuntamento che il Teatro delle Selve ha promosso e organizzato con cadenza annuale, nel 2010, 2011 e 2012, sotto l'ala di un festival sui generis come Teatri Andanti, sulle sponde del lago d’Orta, in...
Per un museo del non realizzato. Pratiche digitali per la raccolta, valorizzazione e conservazione del progetto d’arte contemporanea Dossier 3 (2014)
Presentazione
Francesca Zanella Che significato ha, e quali strumenti richiede, creare un museo/archivio come luogo d’indagine storico-critica, un museo che individua come campo d’indagine un tema specifico come quello del “non realizzato” nelle pratiche artistiche contemporanee?...