Arte medievale in mostra. Modelli e progetti espositivi in Italia (1871-2022)
Dossier 8 (2023)

ARCHIVIO RIVISTA

Cataloghi: storie soluzioni e prospettive
vol. XI, n. 1 (2022)

Questo numero vuole offrire una riflessione critica sulla storia e il ruolo della catalogazione come strumento di organizzazione del sapere e di tutela dei beni culturali, anche attraverso un’analisi dell’evoluzione dell’inventario da ‘lista delle cose’ a strumento digitale di valorizzazione e comunicazione di una collezione, riflettendo inoltre sull’importanza del catalogo come forma di ricognizione individuale e/o di rappresentazione collettiva.

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Il documentario d’arte in Italia
Vol. IX, n. 1 (2018)

Cristina Casero - Sara Martin - Federica Veratelli Editoriale Full Text Federico Longari Solazzi Il cinegiornale come mezzo di propaganda: Varo e viaggio inaugurale del Conte di Savoia della compagnia Italia di Navigazione (1930) L'articolo propone un confronto tra un...

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Lo specchio
Vol. V, n. 1 (2014)

Editoriale PDF (66K) Intervista a Vittorio Gallese Vittorio Gallese è membro del team che negli anni novanta ha scoperto i neuroni specchio ed è uno dei neuroscienziati che ha maggiormente sviluppato e approfondito lo studio delle relazioni tra la ricerca...

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Il viaggio
Vol. IV, n. 1 (2013)

Editoriale Full Text Contributi   In viaggio / Itinerari di viaggio: immagini, testi, persone Vanja Strukelj Esporre l'Egitto. Viaggiatori europei all'inaugurazione del canale di Suez (1869) La dilatazione mediatica e spettacolare delle manifestazioni...

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Dentro / fuori
Vol. III, n. 1 (2012)

Luigi Allegri Editoriale Full Text Contributi Maria Pia Pagani  Pamela: una donna goldoniana in Russia con Eleonora Duse Questo contributo presenta la prima traduzione commentata di Pamela nubile di Carlo Goldoni. Tale libretto compendiato è conservato a Venezia...

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I muri
Vol. II, n. 1 (2011)

Editoriale Full Text Manufatti Frances Pinnock Le mura di Uruk. Struttura e ideologia delle cinte urbiche nella Mesopotamia pre-classica Il significato delle cinte murarie nell'ideologia mesopotamica, da cinte difensive a confine tra ordine e caos. PDF (128K) Mariapia...

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Le immagini del potere
Vol. I, n. 1 (2010)

Luigi Allegri Editoriale Full Text Laura Saporiti Il potere dello stemma araldico dell'Arma Christi Il saggio propone una disamina dell'iconografia e del significato assunto dall'immagine delle Armi di Cristo nella tipologia illustrativa racchiusa entro scudo, ovvero...

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ARCHIVIO DOSSIER

Gli archivi del corpo
Dossier 5 (2019)

Gli archivi del corpo Gaia Clotilde Chernetich Introduzione Full Text I. Gli archivi del corpo fra danza, letteratura e drammaturgia (XVIII e XIX secolo) Paolo Russo Dall'opera al ballo e ritorno: Cesare in Egitto nell'Italia napoleonica Lo studio esamina le dinamiche...

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INDICE

Atti del convegno
16 maggio 2023


Introduzione

Full Text


Chiara Maggioni

Lo spazio del medioevo nelle esposizioni d’arte e industria tra Otto e Novecento: il caso di Milano (1871-1906)

Il contributo focalizza l’attenzione sulle prime esperienze milanesi delle esposizioni d’arte e industria mettendo in rilievo quella del 1872 integrata con una Esposizione d’arte antica, quella del 1874 incentrata su una grande raccolta di arti applicate (Esposizione storica d’arte industriale) e, soprattutto, quella del 1895 (Esposizione eucaristica) precipuamente pensate per i cimeli d’arte sacra della Lombardia.

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Alessio Monciatti

Mostrare il medioevo: Giotto e Dante

Le recenti esposizioni dedicate a Giotto e a Dante offrono la possibilità di fare alcune considerazioni sul fenomeno delle mostre d’arte di ambito medievale. Per Giotto, il punto di partenza non può non essere l’esposizione del 1937 che, messa in risonanza con tutte quelle principali successive, contribuisce alla ricostruzione della stessa vicenda critica giottesca attraverso le differenti tradizioni di studi. Per Dante, il problema è la modalità con cui mettere in rapporto proficuo le vicende biografiche e letterarie con le esigenze espositive; il contributo offre un primo bilancio critico delle diverse proposte italiane in occasione del settimo centenario della sua morte.

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Arturo Carlo Quintavalle

Medioevo, mostre e ideologie

Il contributo consente di ripercorrere le principali esposizioni d’arte medievale proposte dalla seconda metà del XX secolo con focus privilegiato sulla questione del modello di racconto che si è voluto “esporre” e quindi sui presupposti ideologici. L’occasione è dunque ottimale per proporre il primo bilancio critico sulle mostre d’arte medievale organizzate dallo scrivente a Parma.

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Giorgio Milanesi

Mettere in mostra il “medioevo” ed esporre l’”arte medievale”. Alcuni casi italiani a confronto del XXI secolo

Il saggio intende rispondere a una domanda: esiste una differenza reale tra un’esposizione di oggetti d’arte di epoca medievale e una mostra sul “Medioevo”? Una analisi estesa su un numero statisticamente rilevante di iniziative espositive dell’ultimo quarto di secolo, che, stricto o latu sensu interessano il medioevo, fornisce alcuni spunti per una riflessione più vasta sulla percezione dell’età di mezzo che tali mostre possono contribuire a plasmare.

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Ilaria Cattabriga

Ignazio Gardella, Giovanni Michelucci e Carlo Scarpa con Roberto Salvini nelle Sale dei Primitivi agli Uffizi (1953-1956): una sfida museografica e museologica

L’articolo mira a ricostruire la vicenda del progetto per le Sale dei Primitivi agli Uffizi eseguito da Ignazio Gardella, Giovanni Michelucci e Carlo Scarpa (1953-1956). Si intende mettere in luce la genealogia del progetto emersa dallo studio dei documenti archivistici, delle fonti bibliografiche e dei dati raccolti grazie al rilievo strumentale e fotografico dell’area di progetto. Tale confronto permette di dimostrare quanto il progetto si inserisca perfettamente nella storia degli Uffizi e si fondi sul principio del minimo intervento.

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Veronica Locatelli

Tracce di un’eredità culturale: la mostra I Longobardi e la Lombardia

Veicolando le più recenti conquiste dell’archeologia medievale in terra lombarda attraverso un linguaggio di pronta presa, la mostra milanese I Longobardi e la Lombardia (Palazzo Reale, 1978) toccava le corde più profonde di una memoria collettiva strettamente legata al territorio. L’ampio successo di pubblico ottenuto impone di ampliare l’angolo d’analisi da una prospettiva specialistica all’interrogazione sulle ricadute dell’evento in ambito museale e identitario tra anni Settanta e Ottanta.

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Mauro Severi

Il racconto con allestimenti della storia medioevale. Alcuni casi

Il dibattito relativo all’allestimento di mostre e all’utilizzo delle opere d’arte, al loro spostamento in funzione espositiva, è oggetto di diverse pubblicazioni. Il caso attinente all’arte medioevale è complesso per il valore e la delicatezza dei materiali necessari all’esposizione. L’autore presenta alcuni casi in cui è stato coinvolto segnalando sia la positività che la criticità dell’operazione. Le nuove tecnologie comunicative possono limitare i rischi dell’esposizione di opere delicate e sensibili agli spostamenti integrando le informazioni e gli aspetti formativi a scapito della commercializzazione degli eventi.

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Alessandra Acocella

L’allestimento della mostra Giotto, l’Italia a Palazzo Reale (Milano, 2015). Intervista a Raffaele Cipolletta / Mario Bellini Architects

Il contributo analizza, attraverso le parole del suo stesso ideatore, il progetto di allestimento della mostra Giotto, l’Italia a Palazzo Reale di Milano (2 settembre 2015-10 gennaio 2016), realizzato dallo studio Mario Bellini Architects dando vita a una “macchina scenica” altamente suggestiva e al contempo attenta tanto alla dimensione conservativa, quanto alla lettura contestuale dei capolavori del maestro toscano..

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Monica Preti

Medioevo a Pistoia: una mostra tra ricerca e progettualità museale

La mostra Medioevo a Pistoia. Crocevia di artisti fra Romanico e Gotico, organizzata da Fondazione Pistoia Musei nel 2022, offre lo spunto per affrontare alcune questioni di ordine più generale. Da un lato l’idea di esposizione come progetto culturale che mira a costruire un “dispositivo” capace di produrre e diffondere conoscenza a vari livelli; dall’altro il rapporto tra mostra e museo, che in questo caso specifico è particolarmente significativo in quanto l’inaugurazione di Medioevo a Pistoia ha coinciso con la parziale riapertura dell’Antico Palazzo dei Vescovi come sede museale dopo un lungo intervento di restauro.

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