Artisti della realtà. Indagini sulla rappresentazione politica – Vol. VII, n. 1 (2016)
EDITORIALE

ARCHIVIO RIVISTA

Cataloghi: storie soluzioni e prospettive
vol. XI, n. 1 (2022)

Questo numero vuole offrire una riflessione critica sulla storia e il ruolo della catalogazione come strumento di organizzazione del sapere e di tutela dei beni culturali, anche attraverso un’analisi dell’evoluzione dell’inventario da ‘lista delle cose’ a strumento digitale di valorizzazione e comunicazione di una collezione, riflettendo inoltre sull’importanza del catalogo come forma di ricognizione individuale e/o di rappresentazione collettiva.

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Il documentario d’arte in Italia
Vol. IX, n. 1 (2018)

Cristina Casero - Sara Martin - Federica Veratelli Editoriale Full Text Federico Longari Solazzi Il cinegiornale come mezzo di propaganda: Varo e viaggio inaugurale del Conte di Savoia della compagnia Italia di Navigazione (1930) L'articolo propone un confronto tra un...

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ARCHIVIO DOSSIER

Gli archivi del corpo
Dossier 5 (2019)

Gli archivi del corpo Gaia Clotilde Chernetich Introduzione Full Text I. Gli archivi del corpo fra danza, letteratura e drammaturgia (XVIII e XIX secolo) Paolo Russo Dall'opera al ballo e ritorno: Cesare in Egitto nell'Italia napoleonica Lo studio esamina le dinamiche...

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Marco Scotti – Anna Zinelli

L’ultimo numero di Ricerche di S/Confine, Artisti della realtà. Indagini sulla rappresentazione politica intende proporre una riflessione sul rapporto tra arte e realismi nelle sue differenti declinazioni e in particolare considerandone le valenze politiche e ideologiche.
Nel 2015 un gruppo di ricerca dell’Università di Parma ha lavorato alla mostra alle Fruttiere di Palazzo Te Guardando all’URSS (ed. Strukelj, Zanella & Bignotti 2015), che ha indagato le relazioni e gli scambi tra arte italiana del secondo dopoguerra e arte sovietica del realismo socialista. A partire da questa riflessione abbiamo scelto di portare avanti alcune linee di ricerca volte ad indagare, attraverso apporti e prospettive esterne, la controversia tutt’oggi irrisolta sui realismi come forma di interpretazione e di rappresentazione politica della realtà.
Le diverse metodologie di ricerca accolte all’interno di questo numero della rivista considerano il concetto di realismo inteso non come semplice rappresentazione mimetica di una porzione di realtà ma nella molteplicità di declinazioni e di atteggiamenti che hanno caratterizzato il rapporto dell’arte con il reale: la riflessione sull’arte sovietica torna ad essere indagata nella sua ricezione in ambito italiano e tedesco nell’articolo di Anna Zinelli, mentre Elisabetta Modena allarga l’indagine sugli archivi del Premio Suzzara, già avviata in occasione della mostra, arrivando a uno studio monografico sul lavoro di un’artista contemporanea come Eva Marisaldi, a partire dal lavoro che ha proposto nell’ultima edizione del premio; Marta Sironi porta invece avanti una ricerca sulla grafica editoriale, in questo caso spostando l’attenzione sul linguaggio legato alla rivoluzione fascista e in particolare sul caso dell’illustrazione monumentale proposta da Mario Sironi sulla Rivista illustrata del Popolo d’Italia. L’illustrazione, la cartellonistica e la caricatura tornano anche nella riflessione di Sara Fontana intorno alla parabola artistica di Aroldo Bonzagni, di carattere realista-espressionista, spesso oggetto anche di censura, come avverrà alcuni anni dopo nel caso di studio specifico preso in considerazione da Amalda Cuka che ricostruisce a partire dagli articoli del “New York Times” la complessa vicenda dei noti murales commissionati a Diego Rivera nel 1933 per il Rockfeller Centre di New York.
L’approccio interdisciplinare che da sempre caratterizza questa rivista è alla base della scelta di includere anche una riflessione riferita all’ ambito moderno, con l’analisi proposta da Giulia Cocconi sul linguaggio realista di Bartolomeo Schedoni, pittore di corte a Parma dal 1607, indagando i canali di diffusione del modello caravaggista.
Anche in questo numero uno degli ambiti che più interessano la nostra rivista è la contemporaneità – e in particolare l’attenzione per le arti visive e la storia delle esposizioni -, oggetto di due saggi di Alessandra Pioselli e Roberto Pinto legati alle loro ultime ricerche (Pioselli 2015; Pinto 2012). Pioselli propone un contributo dedicato alla lettura del paesaggio come stratificazione di modi d’uso, vissuti e immagini all’interno di pratiche spesso partecipative, spostando l’accento dalla rappresentazione della realtà a una politica della rappresentazione. Pinto considera invece le modalità di lettura del colonialismo proposte nelle scelte e nelle pratiche curatoriali di Okwui Enwezor all’interno dell’ultima Biennale di Venezia.
Abbiamo scelto di chiudere questo numero della rivista proprio su una possibile declinazione contemporanea del concetto di realismo, attraverso l’intervista a Emanuela De Cecco. Ripercorrendo i suoi diversi contributi critici e in particolare il suo ultimo libro Non volendo aggiungere altre cose al mondo (De Cecco 2016), la storica dell’arte propone un’acuta e densa riflessione sul rapporto tra arte e sfera pubblica, tra arte e militanza, tra arte, appunto, e confronto con il reale.

Riferimenti bibliografici
Pinto, R 2012, Nuove geografie artistiche. Le mostre al tempo della globalizzazione, postmediabooks, Milano.
Pioselli, A 2015, L’arte nello spazio urbano. L’esperienza italiana dal 1968 a oggi, Johan&Levi, Monza.
Strukelj V, Zanella F & Bignotti I (ed.) 2015, Guardando all’URSS. Realismo socialista in Italia dal mito al mercato, catalogo della mostra, Fruttiere di Palazzo Te, Mantova 30 maggio – 24 ottobre 2015, Skira, Milano.

ARCHIVIO

Gli archivi del corpo – Dossier 5 (2019)
Introduzione

Gaia Clotilde Chernetich Il dossier Gli archivi del corpo si iscrive in un percorso di ricerca e di scambio accademico articolato e ampio che, a partire dagli studi sulla danza, rintraccia i collegamenti che quest’ultima intesse con i temi dei memory studies e con le...

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