Questo numero vuole offrire una riflessione critica sulla storia e il ruolo della catalogazione come strumento di organizzazione del sapere e di tutela dei beni culturali, anche attraverso un’analisi dell’evoluzione dell’inventario da ‘lista delle cose’ a strumento digitale di valorizzazione e comunicazione di una collezione, riflettendo inoltre sull’importanza del catalogo come forma di ricognizione individuale e/o di rappresentazione collettiva.
LE IMMAGINI DEL POTERE – vol. I, n. 1 (2010)
Editoriale
ARCHIVIO RIVISTA
Cataloghi: storie soluzioni e prospettive
Yes, we are open. Visioni, esperienze e strategie di fruizione dei beni culturali in epoca di pandemia
Vol. X, n. 1 (2020)
Alberto Salarelli Editoriale Full Text Matteo Paoletti Theatre on a Line di Cuocolo/Bosetti. Il teatro al telefono al tempo della pandemia: una conversazione con Renato Cuocolo L'articolo si concentra sulla scelta di alcuni teatri italiani di riprendere Theatre on a...
Il documentario d’arte in Italia
Vol. IX, n. 1 (2018)
Cristina Casero - Sara Martin - Federica Veratelli Editoriale Full Text Federico Longari Solazzi Il cinegiornale come mezzo di propaganda: Varo e viaggio inaugurale del Conte di Savoia della compagnia Italia di Navigazione (1930) L'articolo propone un confronto tra un...
ARCHIVIO DOSSIER
Arte medievale in mostra. Modelli e progetti espositivi in Italia (1871-2022)
Dossier 8 (2023)
Questo Dossier intende esaminare come il fenomeno delle mostre e dei relativi allestimenti temporanei e permanenti abbia contribuito a plasmare una particolare percezione dei modelli di immagine comunemente intesi come “medievali”, approfondendo sia questioni di carattere generale e trasversale, sia specifici casi di studio relativi a episodi espositivi e museali che hanno segnato l’epoca contemporanea dalla fine del XIX secolo sino a oggi.
The lockdown of the projects – Atti del convegno internazionale, 16, 23 e 30 settembre 2021
Dossier 7 (2022)
Atti del convegno internazionale 16, 23 e 30 settembre 2021 Introduzione Full Text Il progetto artistico non realizzato The unrealised art project Elisabetta Modena Post-enactment. Realising the unrealised work of art The essay suggests the concept of “post-enactment”...
Disïata parola, imagine divina. Parma per Dante 2019-2021
Dossier 6 (2021)
Premessa Full Text Sezione I - Dante e le arti Federico Bellini Dante/Pasolini: lo naturale è sempre sanza errore Il saggio è incentrato sull'influenza che Dante ha esercitato nell'opera di Pasolini (soprattutto in opere come La Mortaccia, La divina Mimesis), non con...
di Luigi Allegri
Un’altra rivista? Sì, un’altra rivista. Non perché manchino gli spazi per la pubblicazione dei propri lavori, ma proprio perché tanti e forse troppi ce ne sono. Spazi che a noi sembrano spesso non adeguati, per varie ragioni. Perché luoghi di ospitalità indifferenziata, senza una precisa identità culturale. Oppure, al contrario, perché spazi troppo identitari e chiusi ad ogni interferenza.
Questa rivista, allora, vuole proprio muoversi nello spazio che c’è tra queste due polarità, tra l’angustia di un’identità troppo stretta che rischia di togliere ogni respiro e lo spazio vasto e neutro dei non luoghi. Ricerche di S/Confine abbiamo voluto che si chiamasse la rivista, con un’operazione apparentemente contraddittoria ma che bene definisce la nostra identità. Stabilire dei campi di operazione, con dei confini, dei perimetri che li delimitino, e poi oltrepassare quei confini, smarginare gli spazi e scavalcare le frontiere. Perché non si riflette abbastanza, ci pare, sul fatto che il confine è sì una linea di demarcazione che separa uno spazio da un altro, un’identità da un’altra, ma al contempo è anche il punto esatto del contatto possibile tra questi spazi e queste identità. Ed è proprio lì che vogliamo collocarci, nel luogo d’incontro tra diverse discipline, nel luogo in cui i saperi si incontrano, si confrontano e si arricchiscono reciprocamente. Perché se c’è un dato unificante nella multiformità della cultura contemporanea è proprio quello dello sconfinamento e della contaminazione.
La spazio fisico e istituzionale in cui questo avviene è il Dipartimento dei Beni culturali e dello spettacolo dell’Università di Parma. Uno spazio che è già di per sé multidisciplinare e interdisciplinare, perché ospita studiosi di discipline artistiche, di estetica applicata alle arti, di cinema, di teatro, di fotografia, di conservazione dei beni artistici, di biblioteconomia e bibliografia, di archivistica tradizionale ed elettronica. Visto da qui, il mondo – quello della cultura, ovviamente – è già un universo s/confinato e s/confinante. La rivista darà conto di questi confini e di questi sconfinamenti.
Ricerche di S/Confine è una rivista che nasce dentro un Dipartimento, ma non è una rivista di Dipartimento. Perché sarà aperta anche a contributi esterni e perché pretende di uscire (di sconfinare appunto) dall’ambito strettamente accademico per diventare luogo d’incontro di studiosi che ne condividano gli scopi e l’impostazione. Naturalmente guarderà con particolare attenzione ai lavori dei ricercatori, dei dottori di ricerca e dei dottorandi, comunque degli studiosi giovani, perché soprattutto lì sta il senso di una rivista come la nostra.
La periodicità della rivista sarà annuale. E ogni numero avrà un tema in qualche misura unificante. Il tema che accomuna gli undici saggi di questa prima uscita è quello del potere, affrontato con approcci diversi e indagato in settori differenti, dal teatro al cinema, dall’arte contemporanea all’architettura, dall’arte medievale alla bibliografia. Campi e metodi di ricerca e di analisi diversi, strade che partono da lontano ma confluiscono tutte come in una grande piazza, luogo delle Ricerche di S/Confine. La luce della città usata come elemento mistificante specie nelle rappresentazioni della guerra, il volume-monstre di venticinque chili regalato da Berlusconi ai grandi della terra in occasione del G8 a L’Aquila come segno evidente e ponderoso di grandezza, il congresso artistico e l’esposizione del 1870 per costruire una immagine di Parma, non più capitale, le decorazioni come strumento di comunicazione politica della Casa del Fascio di Como, il potere delle immagini e le immagini del potere nelle Histoire(s) du cinéma di Jean-Luc Godard, la scultura futurista come immagine del potere fascista, la valenza di contestazione ideologica dell’arte italiana degli ultimi decenni, la figura di Egisto come immagine del potere nelle riscritture novecentesche del mito di Elettra, un testo sull’attentato a Mussolini come esempio di drammaturgia anarchica di opposizione al fascismo, l’immagine del potere di Cristo nella rappresentazione dell’Arma Christi tra Medioevo e Rinascimento, l’analisi di un crocefisso ligneo come immagine identitaria di una comunità medievale. Tutto questo, alla fine, parla del potere, dei suoi modi e delle sue forme. Nessuna pretesa di esaustività, naturalmente. Ma è l’inizio di un percorso.
Senza limiti e senza confini.
ARCHIVIO
CALL FOR PAPERS – ARCHIVI DELLA FESTA E DELLO SPETTACOLO
Il prossimo numero della rivista è dedicato a contributi che illustrino l’apporto degli archivi alle ricerche sulla festa teatrale e musicale e, in particolare, a esperienze significative nella capacità di tracciare percorsi di gestione, studio e divulgazione dei...
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Arte medievale in mostra. Modelli e progetti espositivi in Italia (1871-2022)
Dossier 8 (2023)
Introduzione
di Alessandra Acocella e Giorgio Milanesi Il Dossier raccoglie i risultati del convegno Arte medievale in mostra. Modelli e progetti espositivi in Italia svoltosi presso l’APE Museo di Parma il 16 maggio 2023 e promosso dall’Unità Arte Musica e Spettacolo del...
Arte medievale in mostra. Modelli e progetti espositivi in Italia (1871-2022)
Dossier 8 (2023)
Questo Dossier intende esaminare come il fenomeno delle mostre e dei relativi allestimenti temporanei e permanenti abbia contribuito a plasmare una particolare percezione dei modelli di immagine comunemente intesi come “medievali”, approfondendo sia questioni di carattere generale e trasversale, sia specifici casi di studio relativi a episodi espositivi e museali che hanno segnato l’epoca contemporanea dalla fine del XIX secolo sino a oggi.
MERCATO. OPERATORI, STRUMENTI E LUOGHI NELL’ITALIA DEL NOVECENTO VOL. VIII, N. 1 (2017)
Editoriale
di Federica Veratelli Da tempo, la rivista Ricerche di S/Confine ambisce a divenire strumento di raccordo tra le diverse anime dell'Unità di Arte, Musica e Spettacolo del DUSIC (Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali)...
YES, WE ARE OPEN. VISIONI, ESPERIENZE E STRATEGIE DI FRUIZIONE DEI BENI CULTURALI IN EPOCA DI PANDEMIA – VOL. X, N. 1 (2020)
Editoriale
Alberto Salarelli In questo numero di Ricerche di S/Confine abbiamo raccolto alcune esperienze nate a seguito della chiusura forzata delle strutture imposta per legge allo scopo di contrastare la pandemia da Covid-19, una pandemia che persiste anche ora, mentre scrivo...
Il documentario d’arte in Italia – Vol. IX, n. 1 (2018)
Editoriale
Cristina Casero - Sara Martin - Federica Veratelli Oggetto di indagine di questo ultimo numero della rivista Ricerche di S/Confine è il documentario d'arte, di cui si intende indagarne la storia e l'evoluzione in Italia, dagli esordi fino agli esiti più recenti, e...
Artisti della realtà. Indagini sulla rappresentazione politica – Vol. VII, n. 1 (2016)
EDITORIALE
Marco Scotti - Anna Zinelli L’ultimo numero di Ricerche di S/Confine, Artisti della realtà. Indagini sulla rappresentazione politica intende proporre una riflessione sul rapporto tra arte e realismi nelle sue differenti declinazioni e in particolare considerandone le...
Le mostre. Storie e significati delle pratiche espositive – vol. VI, 1 (2015)
EDITORIALE
Nell’ultimo decennio si è fatto via via sempre più vivo l’interesse per le mostre, intese come strumento di attività critica e storiografica, fino ad arrivare al riconoscimento del momento espositivo come elemento essenziale per una corretta ricognizione del panorama...
Agire il paesaggio. Teatri, pensieri, politiche del ‘luogo’ Dossier 1 (2013)
Introduzione
Franco Acquaviva - Roberta Gandolfi Questo dossier è figlio di un appuntamento che il Teatro delle Selve ha promosso e organizzato con cadenza annuale, nel 2010, 2011 e 2012, sotto l'ala di un festival sui generis come Teatri Andanti, sulle sponde del lago d’Orta, in...