I MURI – vol. II, n. 1 (2011)
EDITORIALE

ARCHIVIO RIVISTA

Cataloghi: storie soluzioni e prospettive
vol. XI, n. 1 (2022)

Questo numero vuole offrire una riflessione critica sulla storia e il ruolo della catalogazione come strumento di organizzazione del sapere e di tutela dei beni culturali, anche attraverso un’analisi dell’evoluzione dell’inventario da ‘lista delle cose’ a strumento digitale di valorizzazione e comunicazione di una collezione, riflettendo inoltre sull’importanza del catalogo come forma di ricognizione individuale e/o di rappresentazione collettiva.

leggi tutto

Il documentario d’arte in Italia
Vol. IX, n. 1 (2018)

Cristina Casero - Sara Martin - Federica Veratelli Editoriale Full Text Federico Longari Solazzi Il cinegiornale come mezzo di propaganda: Varo e viaggio inaugurale del Conte di Savoia della compagnia Italia di Navigazione (1930) L'articolo propone un confronto tra un...

leggi tutto

ARCHIVIO DOSSIER

Gli archivi del corpo
Dossier 5 (2019)

Gli archivi del corpo Gaia Clotilde Chernetich Introduzione Full Text I. Gli archivi del corpo fra danza, letteratura e drammaturgia (XVIII e XIX secolo) Paolo Russo Dall'opera al ballo e ritorno: Cesare in Egitto nell'Italia napoleonica Lo studio esamina le dinamiche...

leggi tutto

Muri come
Elemento architettonico (superfici, supporti, strutture)
Confine reale e metaforico (culture, ideologie, simboli, geografie)
Dispositivo di controllo, di separazione, di razionalizzazione
Iconografie, racconti, rappresentazioni
 

Queste le parole chiave che sono state individuate come guida per ‘costruire’ il secondo numero di Ricerche di S/Confine con l’intenzione di confrontare, ancora una volta, la prospettiva di chi analizza o contribuisce a creare le trasformazioni culturali, ideologiche e fisiche del territorio europeo con i percorsi della ricerca artistica.

«Che cosa è l’arte non lo so dire, ma che cos’è un’opera d’arte sì. È un luogo d’identità. È il luogo d’identità per eccellenza, è la storia entro la quale si colloca il nostro esistere e dunque l’opera si ha nel momento in cui la storia e il nostro esistere prendono corpo e sostanza in un’immagine, anzi in un ‘fermo immagine’, che contestualizza l’essere e la storia».
Questa riflessione di Fabio Mauri è stata quindi assunta come una sorta di introduzione ad una ricca serie di contributi in cui l’immagine fisica e metaforica del muro è stata assunta come espressione, simbolo, traccia di mutamenti culturali.
Dalle mura di Uruk, ai cantieri medievali, dal muro di Nicosia, ai segni sulla West Bank Barrier, agli sfondamenti della strada nelle vetrine di Albe Steiner, ai muri di carta della satira o dei frontespizi illustrati, ai manifesti affrescati della Biblioteca Palatina di Parma, alle barriere razziali a Los Angeles, a quelle tra ragione e follia del teatro di Giuliano Scabia, alla scena nera de L’istruttoria di Peter Weiss, agli ambienti di Paolo Scheggi, alle superfici specchianti di Michelangelo Pistoletto, ai muri ‘dissolti’ della Street Art, agli interstizi narrati da Cesare Pietroiusti.
L’indagine su ognuno di questi frammenti di storia intende restituire all’espressione artistica una irrinunciabile valenza cognitiva e nello stesso tempo riconoscerne la funzione di ‘sismografo’ del proprio tempo.

ARCHIVIO

Gli archivi del corpo – Dossier 5 (2019)
Introduzione

Gaia Clotilde Chernetich Il dossier Gli archivi del corpo si iscrive in un percorso di ricerca e di scambio accademico articolato e ampio che, a partire dagli studi sulla danza, rintraccia i collegamenti che quest’ultima intesse con i temi dei memory studies e con le...

leggi tutto