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L’articolo si concentra sulla scelta di alcuni teatri italiani di riprendere Theatre on a Line di Cuocolo/Bosetti nella primavera estate del 2020: interamente costruito intorno a una telefonata tra l’attrice Roberta Bosetti e uno spettatore a casa, lo spettacolo è diventato uno strumento disponibile per continuare a fare teatro in pieno lockdown. L’articolo ricostruisce in prospettiva storica il rapporto tra telefono e teatro, sviluppandosi in una conversazione con il drammaturgo Renato Cuocolo.
La filiera del libro italiano è stata pesantemente penalizzata dal lockdown. Associazioni di categoria quali AIB, ALI e AIE si sono impegnate affinché alcuni stanziamenti del MiBACT a favore dell’acquisto di volumi cartacei contribuissero a sostenere librerie ed editori locali. Il contributo traccia il percorso dell’azione ministeriale offrendone una lettura che non contempli solo il comparto pubblico.
Costretto a dover in questi mesi reinventare ulteriori forme di fruizione e coinvolgimento tra soggetti e opere, il settore culturale ha risposto alla sfida pandemica adottando strategie che sempre più chiamano in causa la dialettica tra tradizione umanista e cultura digitale, imbastendo progettualità capaci di stimolarne gli incontri nel rispetto delle regole e della salvaguardia sociosanitaria. Tra questi progetti, l’ampliamento delle potenzialità fruitive ed esperienziali proposte dall’associazione DRAMSAM – Centro Giuliano per la Musica Antica diviene uno dei tanti esempi originali di interesse significativo.
Il contributo propone una riflessione intorno al tema della formazione a distanza condotta dall’istituzione universitaria durante il confinamento domestico imposto dalla pandemia nella primavera del 2020. Lo spunto principale è dato da un cortometraggio documentario collettivo – I diari della quarantena– nato in seno alla Sezione Spettacolo dell’Università di Pavia, nel quale gli studenti raccontano il proprio atteggiamento alterato verso la nuova quotidianità.
Questo contributo, dopo un’analisi delle principali ripercussioni che il Covid-19 ha avuto sulle realtà museali internazionali, prende in disamina alcune esperienze di didattica museale realizzate a distanza, che si inseriscono all’interno di un più ampio processo di transizione denominato participatory turn, contribuendo allo sviluppo di riflessioni relative a possibili forme di intreccio tra didattica museale e didattica scolastica.
Un’analisi di siti e pagine facebook di istituzioni culturali (musei) per comprendere come sono state svolte iniziative e eventi durante la fase di lockdown, da marzo a giugno 2020. Si vuole riflettere sul ruolo svolto dai musei nello spazio pubblico in caso di eventi traumatici, osservandone limiti e potenzialità tra quotidiano e situazioni che si presentano come agenti di trasformazione strutturale.
Francesca Zanella Che significato ha, e quali strumenti richiede, creare un museo/archivio come luogo d’indagine storico-critica, un museo che individua come campo d’indagine un tema specifico come quello del “non realizzato” nelle pratiche artistiche contemporanee?...
Gaia Clotilde Chernetich Il dossier Gli archivi del corpo si iscrive in un percorso di ricerca e di scambio accademico articolato e ampio che, a partire dagli studi sulla danza, rintraccia i collegamenti che quest’ultima intesse con i temi dei memory studies e con le...
Nicola Catelli, Luca Di Sabatino, Paolo Rinoldi La miscellanea Disïata parola, imagine divina. Parma per Dante 2019-2021 raccoglie e mette a disposizione di un più ampio pubblico alcuni degli interventi presentati nei primi due cicli di conferenze della rassegna Parma...
Elisabetta Modena, Valentina Rossi e Marco Scotti Gli atti pubblicati in questo numero contengono i contributi proposti o maturati nell'ambito del convegno The lockdown of the projects a cura di Elisabetta Modena, Valentina Rossi, Marco Scotti e Anna Zinelli, e...
di Alberto Salarelli Il nuovo numero di Ricerche di S/Confine che queste poche righe hanno lo scopo di introdurre, tratta di un tema quanto mai attuale non solo negli ambiti di studio più frequentemente percorsi dalla nostra rivista ma, in generale, per tutto quanto...
«...La chair est triste, hélas! et j’ai lu tous les livres. Fuir! là-bas fuir!». (S. Mallarmé, Brise marine) Il quarto numero della rivista “Ricerche di S/Confine” è dedicato al tema del Viaggio; viaggio allegorico naturalmente, da intendersi nel senso etimologico...
Franco Acquaviva - Roberta Gandolfi Questo dossier è figlio di un appuntamento che il Teatro delle Selve ha promosso e organizzato con cadenza annuale, nel 2010, 2011 e 2012, sotto l'ala di un festival sui generis come Teatri Andanti, sulle sponde del lago d’Orta, in...
di Luigi Allegri Siamo al terzo numero della rivista. E il punto di partenza, lo sguardo con cui osservare la cultura e il mondo ci porta ancora a parlare di spazi. Spazi fisici, architettonici, geografici, ma anche spazi mentali e simbolici, spazi dell'istituzione e...
Muri come Elemento architettonico (superfici, supporti, strutture) Confine reale e metaforico (culture, ideologie, simboli, geografie) Dispositivo di controllo, di separazione, di razionalizzazione Iconografie, racconti, rappresentazioni Queste le parole chiave...
di Luigi Allegri Un'altra rivista? Sì, un'altra rivista. Non perché manchino gli spazi per la pubblicazione dei propri lavori, ma proprio perché tanti e forse troppi ce ne sono. Spazi che a noi sembrano spesso non adeguati, per varie ragioni. Perché luoghi di...